In linea di principio è possibile convertire almeno cinque tipi di energia presenti nel mare: quella delle correnti, delle onde, delle maree, delle correnti di marea e del gradiente termico tra superficie e fondali.
Esiste poi la possibilità di recuperare, per osmosi, l'energia dissipata quando l'acqua dolce dei fiumi si versa in mare miscelandosi all'acqua salata.
Attualmente esiste solo un impianto per lo sfruttamento delle maree in Francia, mentre sono in corso esperimenti per lo sfruttamento del potenziale energetico delle onde nel Regno Unito, in Norvegia e in Giappone e del gradiente termico negli Stati Uniti. L'Unione Europea ha di recente concluso uno studio che identifica circa 100 siti suscettibili di essere utilizzati per la produzione di energia elettrica dalle correnti marine. In Italia è lo stretto di Messina ad essere stato identificato tra i siti più promettenti.
Sotto alcune fra le tecnologie più mature, dove sono stati fatti molti passi avanti.
L'EOLICO MARINO CHE SFRUTTA LE CORRENTI PRESENTI NEI FONDALI DEI NOSTRI MARI
SFRUTTAMENTO DELLE MAREE E DELLE ONDE CHE S'INFRANGONO LUNGO LE COSTE
SFRUTTAMENTO DELLE ONDE
FONTE: energoclub.org
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